Colpevoli – Sandra Bonsanti - Casa editrice Chiarelettere
Con Stefania Limiti“Colpevoli? Ce ne sono tanti,ma alcuni più di altri.Oblio? Assolutamente no.La memoria è sacra.Sarebbe un insulto per le vittimee la storia del paese.” A quarant’anni dalla scoperta della P2,la testimonianza della giornalistache visse in prima persona il periodo più nerodella Prima repubblica Gelli e Andreotti. Ci sono loro al centro di molte sedute della Commissione che indagò sulle trame eversive della loggia P2. Ma Belfagor e Belzebù, come li soprannominò Craxi, non sono gli unici spettri che per decenni avvelenarono la nostra democrazia, coltivando nell’ombra la deviazione e l’inganno. Sandra Bonsanti ripercorre le fasi salienti di quelle indagini, che da coraggiosa giornalista documentò e approfondì in ogni loro fase. A quarant’anni dalla scoperta degli elenchi di Castiglion Fibocchi, le raccorda con i recenti esiti delle inchieste sulle stragi, aggiungendo numerosi dettagli inediti e toccanti ricordi personali.Scopriamo così di quando, nell’agosto del 1974, rinvenne insieme ai carabinieri un deposito di tritolo sulla ferrovia dov’era appena avvenuta la strage dell’Italicus. Di quando nel 1982 seguì la Commissione Anselmi a Otisville, negli Stati Uniti, per l’interrogatorio a Michele Sindona. Di quando nell’aprile del 1988 intervistò Gelli, appena tornato libero, a Villa Wanda. Del suo incontro con i vecchi genitori del giudice Livatino ammazzato dalla mafia nel 1990, degli insulti che le rivolse Cossiga, forse piccato dai suoi articoli sulla P2.Come scrive Stefania Limiti nel suo dialogo con l’autrice in chiusura del libro, la storia della P2 e del suo ineffabile direttore parla ancora molto all’Italia di oggi. Sarebbe un micidiale errore archiviarla come uno spiacevole incidente di percorso. Sandra Bonsanti ha lavorato per “Il Mondo”, “Epoca”, “Panorama”, “Il Giorno”, “La Stampa”, “la Repubblica” e ha diretto “Il Tirreno”. Eletta alla Camera nel 1994, ha rinunciato al seggio per tornare al giornalismo. Dal 2003 al 2015 è stata presidente di Libertà e Giustizia, associazione nata per contribuire a un rinnovamento della politica italiana. Con Chiarelettere ha scritto Il gioco grande del potere e Il canto della libertà. Stefania Limiti, giornalista professionista, ha collaborato con “il Fatto Quotidiano”, “Gente”, “L’Espresso”, “Left”, “La Rinascita della sinistra”, “Aprile”. Con Chiarelettere ha scritto: L’Anello della Repubblica, Doppio livello, Complici (con Sandro Provvisionato) e La strategia dell’inganno.